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UE: da Parlamento e Commissione plauso all’Italia

Le congratulazioni al Governo italiano per aver trasposto puntualmente la Direttiva europea in materia e l’auspicio affinchè la mediazione diventi l’emblema di una nuova società e di una nuova epoca meno conflittuale. Si aprono così, con le parole del vicepresidente del Parlamento Europeo Diana Wallis e del vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding, i lavori del convegno Mediazione: fra efficienza e competitività, organizzato dal ministero della Giustizia per fare il punto sulle aspettative e sui risultati della nuova disciplina a poco più di un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo 28/2010 e a due mesi dall’introduzione della mediazione come condizione di procedibilità per molte delle controversie in materia civile.

Nel videomessaggio che ha aperto i lavori del convegno, Diana Wallis esprime “l’auspicio di usare la mediazione quale emblema della nostra società in questo secolo. Una società che dovrebbe diventare meno conflittuale, meno avversariale, in cui non ci sia più bisogno di utilizzare i vecchi sistemi giudiziali che mettono le parti l’una contro l’altra per un lungo periodo di tempo, con un enorme dispendio di denaro e grande ansia e pressione psicologica. Nel ventunesimo secolo – conclude il vicepresidente del Parlamento Europeo – dovremmo cercare un modo diverso per risolvere le liti: un sistema moderno che sia maggiormente in linea con la nostra epoca in cui si agisce insieme, nel rispetto della collettività”.

Le fa eco il vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding: “Vorrei congratularmi con il Governo italiano per essere stato uno dei primi in Europa ad adempiere a questo obbligo attraverso l’adozione del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010. L’Italia ha scelto di applicare le previsioni della Direttiva sulla mediazione alle controversie transfrontaliere e domestiche. Approvo pienamente questa decisione perché credo sia la strada maestra. L’Italia ha agito bene – conclude la Viviane Reding – trasponendo puntualmente la Direttiva, a pieno beneficio dei cittadini e delle imprese”.


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